PD e UDC? si può fare!

20 ottobre 2008

La caduta libera del pd ormai è inarrestabile, Veltroni continua a cercare spazzi televisivi, per avere un po di visibilità ma anche per dire che l’alleanza tra PD è IDV è finita.

Intanto si comincia a parlare dell’ipotesi PD/UDC, che a mio avviso rappresenta l’ipotesi migliore in quanto questo comporterebbe da una parte una localizzazione politica più delineata, per quanto possibile dalla mancanza ideologica del pd, e dall’altra una conseguente disponibilità a creare un qualcosa vagamente di sinistra che possa prendere il posto lasciato vacante dal Partito Fessocratico, troppa fanta politica vero?

Tuttavia questo è il risultato di una politica portata avanti dalla dirigenza del PD che ha fatto in modo di eliminare qualsiasi contesto ideologico dalla sua linea politica, creando una pericolosissima situazione che porta al governo di questo paese una oligarchia manageriale che si alterna di volta in volta PD-PDL alla fine è tutta differenza di una L., una oligarchia politica che ha lo scopo di difendere gli interessi delle lobby di riferimento, e per far questo serviva un partito speculare a Forza Italia che almeno nell’apparenza lo fosse anche nelle idee.

E’ da questo che nasce la crisi del centro sinistra, da questo vuoto politico, che permea nella dirigenza di tale partito, del resto per difendere gli interessi delle lobby non sono necessarie zavorre ideologiche.


Non paghi le tasse? la regione Sicilia ti premia

1 ottobre 2008

Mi risulta difficile dirlo ma siamo arrivati al punto di rimpiangere Totò, e non mi riferisco certo al principe Antonio De Curtis, ma indubbiamente al meno nobile Salvatore Cuffaro (più o meno).

Il parlamento siciliano ha abrogato una legge della finanziaria 2008 che impediva agli evasori fiscali di ricevere finanziamenti regionali, nota fatta inserire da Cuffaro…

Una volta tanto che aveva fatto qualcosa di buono…

Tu non paghi le tasse e la regione ti premia, anzi ti premiano i contribuenti siciliani, che oltre a permettere con le loro tasse di gonfiare il portafogli degli evasori, che riceveranno per grazia ricevuta i contributi regionali, si fanno carico anche delle tasse che non vengono pagate dai su detti criminali… o ma che ho detto!!!!! non sia mai che si criminalizzino gli evasori fiscali, del resto si sa loro sono soltanto vittime di uno stato vampiro, sudditi di uno stato burocrate e illiberale.

Ma chi sono in realtà queste vittime sacrificali del fisco, basta vedere chi ha chiesto a gran voce l’eliminazione di questa legge, che risponde al nome di Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (fonte)

Ognuno tiri le sue conclusioni, io ricordo soltanto che nel paese che ricopre il primato dell’evasione fiscale in Europa, la percentuale di reddito evaso per quanto riguarda la categoria in questione è nell’ordine dell’11% secondo i dati rilasciati da l’associazione contribuenti italiani (fonte)


E dai era solo una battuta!!!!

24 settembre 2008

Certo che in questo paese non si può più scherzare, robe da matti, magari poi ti arriva uno di quei tecnocrati dell’unione europea e si offende pure.

Che ridere il senso dell’umorismo del ministro Maroni è qualcosa che a Bruxelles non possono capire, perché vedete il ministro sapeva benissimo che la normativa anti rom era contraria al diritto comunitario, e allora ha avuto la brillante idea di dire a tutti che la commissione europea aveva approvato la schedatura delle impronte rom, così ci ha provato, mica si aspettava di essere creduto veramente, ci hanno creduto tutti i telegiornali, gli elettori di sinistra e gli elettori di destra, perfino quei fessacchiotti del partito democratico.

Si che Maroni deve essersi vergognato a dire a tutti che scherzava, a dire la verità, aveva paura di perderci la faccia, quindi visto che tutti ci hanno creduto alla balla del momento, perché rovinare tutto, lasciamo le cose come stanno, gli italiani hanno memoria corta tra un paio di giorni si dimenticheranno perfino dei rom(forse).

Il povero Maroni però non aveva considerato lo scarso senso dell’umorismo che hanno quei tecnocrati musoni di Bruxelles, di fatti ieri un uomo di una tristezza infinita chiamato Jacques Barrot, che poi vedi il fato, ricopre la carica di commissario alla giustizia dell’unione europea, liquida il povero barzellettiere in camicia verde dicendo:

…………Non c’è alcuna decisione presa da parte nostra sui tre decreti, e io non ho notificato nulla all’Italia……………..

fonte

Come dire noi della commissione europea non abbiamo mai detto di approvare le norme anti-rom italiane, quindi cortesemente evitiamo di dire stronzate.

He! del resto non è cosa da tutti godere del finissimo Humor padagno.


Identità incerta

10 settembre 2008

Quando una donna particolarmente promiscua, mette alla luce un figlio, capita spesso che risulti difficile capire l’identità del pargoletto, dicesi incerta.

Succede anche in politica quando un partito creato dal nulla, cerca di accontentare un po tutti, dagli operai agli industriali, dagli interventisti agli anti interventisti, dai laici ai clericali, tuttavia come spesso accade non si riesce nell’impresa di dar un contentino a tutti e allora per forza di cose bisogna tendere verso alcune direzioni direi quasi obbligate, è per questo che il PD (puttanaio democratico?) tende a destra.

Leggo infatti che in merito alla manifestazione del gay pride del 13 giugno a Genova, a quanto pare il capogruppo di Alleanza Nazionale nel consiglio regionale Gianni Plinio ha dato vita al comitato “gay pride-no grazie” l’obbiettivo di questo comitato è quello di creare un fronte comune per vietare questa “blasfemia” (notare il termine).

Di questa “cordata” anti democratica farebbe parte anche l’udc (il che il che mi sembra pure scontato) ma la cosa più pittoresca e che probabilmente in questo comitato potrebbe entrarci anche il Partito Democratico, di fatti la manifestazione non garba al presidente della provincia di Genova(PD) che si esprime in merito “una manifestazione provocatoria…. un fatto negativo….”, il vice presidente della giunta regionale (PD) chiede al sindaco di spostare il giorno della manifestazione in quanto concomitante con il corpus domini, mentre il senatore del PD Claudio Gustavino dichiara “Come genovese non posso essere orgoglioso che il Gay Pride si svolga nella mia città”

Questo è solo un accenno dell’omofobia dilagante tra le file del Partito Democratico del resto in un partito dove gli esponenti di spicco si chiamano, Rutelli, Binetti, Bindi non ci si può aspettare nessun senso della tolleranza.

Tutto questo mentre a Roma si svolge l’ennesima aggressione a coppie omosessuali, guai a camminare mano nella mano.


Coerenza e lega nord non possono coesistere nello stesso universo

6 settembre 2008

pena il collasso dello stesso


Quando il governo pare più a sinistra del PD, l’intervento statale per arginare l’assurdo aumento dei prezzi.

29 agosto 2008

Evidentemente in quell’agglomerato di anime che hanno il solo scopo di contribuire all’entropia dell’universo ogni tanto balena qualche idea sensata.

Il ministro per le politiche agricole alimentari Luca Zaia, lancia la proposta di calmierare i prezzi di alcuni prodotti di prima necessità, ovvero fissare un prezzo politico per quanto riguarda la pasta il pane e il latte.

Che ci siano delle speculazioni del settore agro alimentare, a cominciare dalla grande distribuzione fino al piccolo market sotto casa, è noto a tutti, gli operatori di questo settore sono stati lasciati liberi di poter fare il bello e il cattivo tempo, sfruttando l’ingresso dell’euro come pretesto per poter gonfiare i prezzi dei propri prodotti fin oltre il doppio del corrispettivo in lire.

É auspicabile oltre che logico che lo stato intervenga a limitare i prezzi quanto meno dei generi di prima necessità, indipendentemente da chi è al governo.

La favoletta del libero mercato ha fallito, e  questi sono i prezzi stabiliti da libero mercato, un mercato libero di poter creare cartelli e di speculare sulle spalle del consumatore.

Immediata e scontata la risposta delle associazioni dei consumatori, come scontata la risposta dell’istituto Bruno Leoni che riporto testualmente:

….non è certo compito del ministro gestire le relazioni tra chi produce e chi compra. Invece che pretendere di bacchettare i liberi imprenditori che producono pane o pasta, Zaia farebbe bene – da ministro – a vedere se non vi sono strozzature legali che impediscono al mercato e alla concorrenza di tutelare nel migliore dei modi il consumatore….

fonte

Insomma la soluzione liberista sarebbe sempre quella, liberalizzare ancora di più il settore in modo che il mercato e la concorrenza si autoregolino da soli. . . . . . .

In definitiva non posso che plaudire alla proposta del ministro Zaia, sperando che le forze interne al governo e all’opposizione(va be chiamiamola così una volta tanto) non creino problemi.


Cronache da un paese morente

23 agosto 2008

Questo paese sta morendo, e ad affondare il colpo di grazia sono i suoi stessi abitanti, ormai talmente anestetizzati da non riuscire più ad indignarsi se non per qualche ora, nel peggiore dei casi invece sono consapevoli della deriva di questo paese in putrefazione, anzi se possibile danno il loro contributo.

Oggi si dovrebbe festeggiare la festa de l’unità, che da oggi si chiamerà festa democratica(fessocratica), insomma quella che era una festa che conteneva i valori della sinistra, quella cultura popolare che faceva capo alla somma dei partiti comunisti e social democratici saranno sostituiti da quel vuoto endemico che si porta appresso quall’obrobio chiamato partito democratico, in un processo che continua inesorabilmente a sradicare il concetto stesso di sinistra, ormai essere di sinistra significa essere equiparati a terroristi tanto da togliere alla madre suo figlio in quanto militante di un partito comunista e quindi per antonomasia, un estremista un terrorista che si rinchiude nel suo cesso sociale a bere e drogarsi del resto è questo che fanno i giovani comunisti.

In questo paese è considerato estremista stare dalla parte dei più deboli, è un estremista chi si oppone alla deriva razzista di questo paese, dovremmo fare tutti come il gestore di quel chiosco ad Ostia che assieme ad altri componenti della sua famiglia hanno pestato a sangue un immigrato reo di vendere bibite con il suo frigo portatile, tutto il mio disprezzo a chi nonostante l’accaduto ha continuato a servirsi da questi subumani.

fortuna che a difenderci da queste orde di bibitari extra comunitari, non che pompieri improvvisati, c’è lega nord, attenta alla difesa delle nostre tradizioni culturali non che curinarie, anche se e difficile restare coerenti con le proprie idee (chiamiamole così) del resto se ad uno di questi alfieri delle tradizioni nostrane capita di affittare un capannone a dei clandestini che per di più tirano su una attività illegale con altri 9 cinesi ridotti in schiavitù, non gli può mica dire di no tanto meno denunciare la cosa alle autorità competenti.

É estremista chi condanna gli evasori, del resto in un paese che detiene il primato di paese europeo con la più alta evasione fiscale, sempre secondo i dati, ad evadere sarebbero gli industriali per il 32%, bancari e assicurativi per il 28%, il 12% sono commercianti, artigiani l’11%, i professionisti il 9% e i lavoratori dipendenti per il restante 8%, l’Italia si dimostra ancora una volta per quello che è un paese di ladri.

E a proposito di ladri, il più grande immobiliarista italiano ovvero il vaticano, starebbe edificando una sorta di pizzeria sopra un suo palazzo storico in barba alle leggi italiane, visto che lo stesso ricade sotto giurisdizione vaticana per via della extra territorialità, e il tutto come di consueto esentasse, come dire rubano gli italiani per quale motivo non dovrebbe rubare la chiesa.

Questo è un piccolo scorcio di un paese sempre più verso la deriva, morente, che si sposta per inerzia spinto dai venti di una deriva popolare.


Ma non si definivano di sinistra?

16 luglio 2008

Sempre dalla manovra votata questa notte in sordina lontani da ochhi indiscreti è molto interessante notare una riforma della stessa, che ripeto è stata votata anche dal partito democratico

SERVIZI PUBBLICI LOCALI: arriva l’attesa riforma del settore. La gestione dei servizi locali dovrà essere conferita in via ordinaria a imprenditori o società individuati attraverso procedure competitive a evidenza pubblica. Tuttavia, nelle situazioni in cui non è opportuno ricorrere al mercato, l’affidamento diretto può avvenire a società a capitale interamente pubblico o a società a partecipazione mista pubblica e privata, anche quotate in Borsa, partecipate dall’ente locale.

tutto questo mentre in francia e non solo, i servizzi vengono municipalizzati a cominciare dalla erogazione e della gestione dell’acqua potabile.

Insomma una sinistra che sinistra non è che vota una manovra che non solo autorizza la schedatura delle impronte a tutti gli italiani, ma che autorizza anche le amministrazioni locali a privatizzare i servizzi.

Forza! tutti insieme, il partito democratico è un partito di sinistra, il partito democratico è un partito di sinistra, il partito democratico è un partito di sinistra, il partito democratico è un partito di sinistra, magari se lo ripetiamo qualche migliaio di volte ce ne convinciamo.


Provateci adesso a chiamarci razzisti

16 luglio 2008

Impronte digitali per tutti dal 2010, è questo l’emendamento che ha avuto il si bipartisan da parte del pdl e del pd, in questo modo l’unione europea se ne va a a quel paese visto che aveva stabilito che la schedatura dei rom era una misura “discriminatoria”, adesso schediamo pure gli italiani ditecelo adesso che siamo razzisti!

Non mancano i plausi del partito fessocratico “disinnesca la questione Rom. Ora le impronte – dice Antonio Misiani – saranno prese a tutti“.

Cari elettori del pdl ma sopratutto cari elettori del pd non provate una strana sensazione di bruciore? qualcosa mi dice che stanno per arrivare le giustificazioni di rito, tanto ormai cari pdini siete abituati a giustificare di tutto questa sarà solo una delle tante.


Che tenerezza

14 luglio 2008

Sabato è comparsa una lettera sul blog di Beppe Grillo, la lettera è di un certo dante che esprime una certa delusione, in particolare riguardo alla troppa vicinanza tra Bossi e Berlusconi.

Mentre leggete questa lettera cercate di immaginare una bella musichetta smielata.

“Gentile Beppe Grillo, le invio questa lettera aperta per Umberto Bossi, se lei la pubblica probabilmente Bossi la leggerà. Grazie in anticipo.” Dante.

Umberto,
mi permetto di darti del tu, ti ho seguito dal 1987 da quando disegnavi le galline per i manifesti di Roma Ladrona, oggi sei scappato di casa, ma io comunque ti aspetto. La porta è aperta. Non ti voto più da quando sei andato con Berlusconi, quello che chiamavi il mafioso di Arcore e allora, se ricordi, tutta la base era d’accordo con te. Non so perché lo hai fatto, non credo per i soldi, per i miliardi che avrebbe usato per comprarti e non credo neanche che tu abbia avuto paura di minacce di morte per te e per la tua famiglia da parte della mafia. Sono cose che si dicono. Sono convinto che abbiano cercato di comprarti e di intimidirti, ma per me tu non sei uno in vendita e hai sempre avuto un certo coraggio.
Io credo che tu abbia abbandonato la Lega delle origini per motivi tattici, per arrivare più presto al federalismo e per questo hai fatto un patto con il diavolo, con chi rappresenta l’esatto contrario della Lega, l’uomo di Dell’Utri e di Licio Gelli, il figlio di Bettino Craxi, l’erede di quell’Andreotti che abbiamo mandato a fanculo nel prato di Pontida in quarantamila quando al vaffanculo Beppe Grillo non ci pensava ancora. Il vaffanculo lo ha inventato la Lega, lo hai inventato tu.
Io penso che Berlusconi, scusa il termine, abbia fottuto te e la Lega e abbia incassato solo lui. Gli hai regalato cinque anni di governo senza cavare un ragno dal buco. Mentre lui ha fatto le leggi per sé, la Lega non ha ottenuto niente, meno di zero. Adesso hai promesso che porterai a casa il federalismo fiscale, se lo otterrai avrai avuto ragione tu. Ma non te lo faranno fare. Non possono chiudere per fallimento il Centro Sud che vive delle tasse della produzione del Nord, ci sarebbe la rivoluzione in Sicilia, in Calabria, in Campania dove le uniche imprese importanti sono la Regione, le province e i comuni. Morirebbero di fame. Il federalismo fiscale avrebbe come conseguenze la rivoluzione e la secessione. Tu lo sai benissimo, e lo sanno anche loro.
Da quando sei con Berlusconi la base ha dovuto ingoiare dei rospi, ma in questa legislatura sono rospi giganti: i sussidi pubblici all’Alitalia, il Ponte di Messina, la spazzatura di Napoli portata al Nord. In tre mesi avete discusso solo di leggi per evitare i processi a Berlusconi, la sicurezza dei cittadini della campagna elettorale è stata sacrificata all’impunità di Berlusconi. I rom c’erano prima e ci sono adesso. I clandestini sbarcavano prima e ora pure. L’unica tassa che rimaneva ai comuni del Nord, l’ICI, è stata cancellata. Le imprese del Nord chiudono, la Lega lo sa bene, per la pressione fiscale, gli anticipi dell’IVA mai rimborsati, l’IRAP e per le mille rotture di balle della burocrazia italiana.
Le nostre aziende chiudono, Umberto, e tu passi il tempo a parare il culo a Berlusconi sperando nel federalismo. Una volta che Berlusconi avrà sistemato i suoi problemi giudiziari potrai scordarti il federalismo fiscale. Spero (lo spero veramente) di sbagliarmi, ma ti troverai con un pugno di mosche in mano e il movimento sfasciato. Se alzerai la voce, Berlusconi ti scaricherà e imbarcherà Veltroni o Casini o tutti e due. E tratterà te e la Lega sulle sue televisioni come oggi tratta Di Pietro.
Mi ricordo una volta nell’Oltrepò Pavese eravamo in trenta ad ascoltarti, parlasti per quelle poche persone per ben due ore. Ci spiegasti come la Chiesa intimidiva i liberi pensatori e come bruciava gli eretici. Sabina Guzzanti avrebbe preso appunti, al tuo posto rimane un’educanda. Non è mai troppo tardi per ritornare indietro da una strada sbagliata.”
Dante

La lettera fa quasi tenerezza, nella sua ingenuità, e se non fosse per i suoi insuti gratuiti verso il sud, potrebbe essere anche condivisibile, (del resto che ci si poteva aspettare da uno che è stato nutrito a pane e luoghi comuni sul sud Italia) probabilmente il signor dante deve aver sofferto un bel po per evitare di inserire la parola terrone in questa lettera, tuttavia vorrei mettere in evidenza un paio di passaggi a mio avviso significativi:

Non so perché lo hai fatto, non credo per i soldi, per i miliardi che avrebbe usato per comprarti e non credo neanche che tu abbia avuto paura di minacce di morte per te e per la tua famiglia da parte della mafia…

Sono convinto che abbiano cercato di comprarti e di intimidirti…

Io credo che tu abbia abbandonato la Lega delle origini per motivi tattici

per questo hai fatto un patto con il diavolo

Io penso che Berlusconi, scusa il termine, abbia fottuto te e la Lega e abbia incassato solo lui…

Da quando sei con Berlusconi la base ha dovuto ingoiare dei rospi, ma in questa legislatura sono rospi giganti: i sussidi pubblici all’Alitalia, il Ponte di Messina, la spazzatura di Napoli portata al Nord…

che tenerezza mi vengono le lacrime agli occhi, no caro dante non è vero che Berlusconi abbia fottuto Bossi e la lega, mi dispiace dirtelo ma loro due hanno fottuto te.